CIÒ CHE TI CIRCONDA
È LO SPECCHIO DEL TUO MONDO INTERIORE
La Terra siamo noi. Osservare la salute del pianeta è come vedere in un fermo-immagine ciò che l’umanità ha scelto di essere (il passato), ciò che oggi è (il presente), e ciò che può diventare (il futuro). Il pianeta esprime il valore collettivo, è il segno che ogni individuo lascia ai suoi figli, è la casa e icona perché è per tutti memoria, significato e orientamento.
Il 1958 è l’anno in cui il pianeta ha cominciato ad esplicitare la sua domanda per l’umanità. Charles David Keeling, un geochimico della Pennsylvania, effettuò la prima rilevazione sulla concentrazione di CO2 nell’atmosfera dalla cima del Mauna Loa, un vulcano delle isole Hawaii. Da quel giorno, ogni anno i risultati sono messi nero su bianco sull’indicatore che porta il suo nome (la «curva di Keeling») e che chiama ogni uomo e donna alla sua responsabilità e al suo ruolo nel mondo.
In 61 anni siamo passati da 315,3 a ben oltre 400 parti di CO2 per milione di volume (ppm). La temperatura globale della terra è cresciuta di 0,8 gradi celsius dal 1880 (NASA 2019). Con questo ritmo potrebbe verificarsi un innalzamento tra i 2,8 e i 5,6 gradi nei prossimi 85 anni. Significherebbe carenza di cibo e siccità, inondazione delle zone costiere e decuplicazione della frequenza di eventi estremi rispetto ai valori del 2010. Secondo l’ultimo report dell’IPCC, il panel di esperti dell’ONU che si occupa di clima, se entro 11 anni non si ridurranno drasticamente le emissioni, non riusciremo a contenere l’aumento della temperatura terrestre entro i due gradi, obiettivo dell’Accordo di Parigi, una soglia che mette a repentaglio la sopravvivenza stessa della specie umana.
Che cosa può essere fatto per il pianeta e per il futuro delle prossime generazioni? È questa la domanda a cui l’umanità è chiamata a rispondere oggi per poter garantire la sopravvivenza stessa della specie umana. Tutti siamo coinvolti, perché l’emergenza in atto - che è climatica ma anche sanitaria, economica e sociale - è la proiezione di quello che ognuno di noi sceglie di essere dentro se stesso: la terra è lo specchio del nostro mondo interiore.
Con il progetto permanente 21 Minuti, Fondazione Patrizio Paoletti vuole contribuire al raggiungimento degli “Obiettivi per lo sviluppo sostenibile” contenuti nell’Agenzia 2030 delle Nazioni Unite. Dalla lotta contro il cambiamento climatico (13) alla promozione di un consumo e di una produzione responsabili (12), dalla sconfitta della povertà (1) alla riduzione delle disuguaglianze (10), dalla costruzione di città e comunità sostenibili (11) alla promozione di start-up e imprese innovative (9), dalla garanzia di un’istruzione di qualità (4) alla promozione della salute e del benessere (3).