fondazionepaoletti
15 feb 2022Tempo di lettura: 2 min
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“La routine della vita quotidiana nella società consumistica un pò ci protegge. Ma un po’, forse, ci rende ciechi”
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Classe 1963, Mario De Caro è docente di Filosofia morale presso l’Università Roma Tre e dal 2000 anche visiting professor presso la Tufts University nel Massachusetts. Autore dei volumi Libero arbitrio e Azione, ha pubblicato oltre un centinaio di articoli in cinque lingue, è stato Presidente della Società Italiana di Filosofia Analitica, è collaboratore di diverse riviste specializzate e infine di testate quali Il Sole 24 Ore, The Times e La Repubblica. La questione del libero arbitrio, l’etica, la filosofia della mente, la teoria dell’azione, le prospettive del naturalismo filosofico e il pensiero rinascimentale sono tra i suoi principali interessi di studio. L’indagine di De Caro si concentra in particolare sui limiti dell’esercizio della propria facoltà di autodeterminazione. Ad essa è strettamente legata la progettualità umana, la sua costitutiva precarietà, il confronto con l’ignoto e infine con la morte, vista come il definitivo fallimento dei tentativi di adattare perfettamente il mondo ai nostri desideri e speranze. Una riflessione filosofica che guarda con interesse agli sviluppi delle neuroscienze e a ciò che esse possono dirci circa il funzionamento del cervello e la capacità di cambiare, di individuare obiettivi di massima e correggere la rotta limitando, in termini utilitaristici, la nostra e altrui sofferenza.