Giacomo Rizzolatti, ospite di 21 Minuti nel 2009, è un neuroscienziato che ha legato il proprio nome a una scoperta sensazionale: i neuroni specchio, ovvero quelle cellule del cervello che influenzano il funzionamento in chiave emulativa. Le implicazioni di questa scoperta sono state vaste e sorprendenti. E influenzano ancora vari campi, dalle terapie di recupero all’educazione. Solo per fare qualche esempio.
Grazie a questa scoperta, abbiamo cominciato a comprendere i meccanismi di base per i quali l’uomo in molti casi sceglie la cooperazione e l’altruismo. Gli scienziati parlano di un sistema specchio che permette agli esseri umani di comprendere rapidamente ciò che accade intorno a loro, di provare le emozioni altrui, immedesimandosi ed entrando così in empatia. Questo sistema consente anche di imparare per imitazione. Secondo le parole di Rizzolatti, l’imitazione è un atto superiore alla semplice risonanza. Attraverso il libero arbitrio, infatti, l’uomo sceglie, o non sceglie, di imitare.
La scoperta dei neuroni specchio è una delle più intriganti di questo campo della ricerca. I lavori di Rizzolatti e della sua équipe di ricerca risalgono agli anni ’80. I neuroscienziati scoprono nei macachi l’esistenza dei neuroni specchio, una classe di neuroni, come si capirà poi, presenti nei primati, in alcuni uccelli e nell’uomo. Questi neuroni si attivano selettivamente sia quando si compie un’azione, sia quando la si osserva mentre è compiuta dagli altri. I neuroni dell'osservatore ‘rispecchiano’ quindi ciò che avviene nella mente del soggetto osservato, come se fosse l’osservatore stesso a compiere l’azione. Dopo un intenso lavoro, nel 1995 Rizzolatti dimostra per la prima volta l’esistenza nell’uomo di un sistema simile a quello trovato nella scimmia.
Con il tempo si è capito che i neuroni specchio manifestano la loro presenza in aree del cervello più ampie di quelle intraviste all’inizio. Di volta in volta presentano un’architettura diversa, semplice o sofisticata a seconda dei fenomeni emotivi provocati dalla reazione neurale. Siamo di fronte a un sistema di risonanza che ci permette di leggere e di capire le intenzioni degli altri come se fossero le nostre.
La scoperta dei neuroni specchio e il loro studio permette di fare un salto nella conoscenza del cervello dell’uomo e di gettare le basi per la comprensione dei meccanismi che determinano i rapporti fra le persone. Questo filone di ricerca sta portando alla luce il complesso meccanismo biologico alla base del comportamento sociale degli uomini. In questo processo, come abbiamo detto, l’uomo entra in rapporto con gli altri e assorbe dagli altri tante cose ma decide di volta in volta se imitare l’altro grazie alla propria volontà. Anche se può capitare di entrare in risonanza con emozioni negative, quindi, l’uomo non deve arrendersi a queste proprio perché possiede la capacità di scegliere.
Tutte queste riflessioni trovano spazio in 21 Minuti, che è anch’esso un sistema specchio: osservare, capire e ispirarsi sono già un fare nella giusta direzione.
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